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Piazza Verdi

Piazza, Bologna

Piazza Verdi: Informazioni sull'attrazione

Piazza Verdi è oggi il cuore della zona universitaria di Bologna ed è dedicata al celebre musicista e compositore italiano Giuseppe Verdi, nativo della vicina Busseto in provincia Parma. La piazza è attraversata dall'antica strada San Donato, oggi via Zamboni, luogo della movida notturna degli studenti e sede, dal 1803, dell'antica Università di Bologna. 

La sua denominazione si deve alla presenza nella piazza stessa del Teatro Comunale di Bologna.
Il teatro fu fortemente voluto dal senato bolognese e dal cardinale Lambertini, e venne costruito secondo un progetto di Antonio Galli Bibiena, architetto e scenografo di grande fama. Venne inaugurato nel 1763 ed è ancora oggi in piena attività, con una ricca stagione di concerti ed iniziative culturali di vario tipo.

Accanto alla facciata del Teatro Comunale, sul lato destro, parte una piccola via chiamata del Guasto, a ricordo di come fino al 1507 nel luogo dove oggi sorge il teatro stesso esistesse la casa della famiglia Bentivoglio.

La domus bentivolesca venne infatti distrutta dal furore popolare dopo la cacciata della famiglia dalla città, per cancellare ogni traccia della loro esistenza. Una vera e proprio damnatio memoriae, che ci ha probabilmente privati delle grandi opere d’arte che arricchivano i suoi ambienti.

Questa zona venne lasciata ricoperta di macerie per più di un secolo a ricordo di ciò che accadeva a chi si inimicava il popolo bolognese. Tuttavia, la distruzione a causa di un incendio di uno dei teatri cittadini fece sì che nascesse l’esigenza di dotare Bologna di un teatro ampio e moderno, e questa fu l’area identificata come la più adatta per la sua collocazione.

Le pertinenze della famiglia Bentivoglio comprendevano in realtà l'intera Piazza Verdi: in questo luogo avevano collocato anche le loro stalle, site in un locale che ancora oggi porta il nome di Scuderie.

Mantenendo le due torri alle spalle ed avviandosi verso Piazza Verdi si è accolti, sul lato destro della strada, da un elegante portico quattrocentesco che affianca oggi la chiesa di San Giacomo Maggiore. Il portico venne costruito da Giovanni II Bentivoglio per ricollegare direttamente la loro casa gentilizia con la chiesa dove la famiglia aveva la sua cappella privata, affrescata dai maggiori autori dell'epoca come Francesco Francia e Lorenzo Costa.

Piazza Verdi fu anche il teatro, in tempi molto più recenti, dei violenti scontri che infiammano il ‘77 bolognese e che videro il movimento studentesco opporsi alle forze dell'ordine e all'esercito, schierato in grande numero per porre fine al fermento politico e sociale che attraversava gli ambienti universitari in quel periodo.

Il momento di maggiore tensione si raggiunse in città a seguito dell'uccisione dello studente di medicina Francesco Lorusso, evento che inasprì gli scontri e portò alla costruzione di vere e proprie barricate proprio sulla piazza. Lo studente, appartenente a Lotta Continua, fu ucciso in Via Mascarella da colpi di arma da fuoco sparati dalle forze dell'ordine. Era l’11 marzo 1977.